Ave Sekhmet!

Leonessa del deserto,

Diletta figlia di Ra,

Regina protettrice del tuo popolo,

Fiera madre del principe Nefertem,

Figlia della prima luce del sole, Ninfea del Sole.

L’energia del solstizio d’inverno è un’energia che ci porta verso il basso e verso l’interno, al luogo di riposo e guarigione dopo il travaglio, un tempo in cui abituarci a una nuova vita, a nuove responsabilità, e focalizzarci sugli altri piuttosto che su noi stessi. Il momento della nascita è un tempo di radicale cambiamento e riordinamento. Tradizionalmente le donne dopo il parto avevano quaranta giorni di recupero prima di uscire di nuovo nel mondo. Nel ritmo delle nostre vite possiamo allinearci alle energie di ciascun sabba per creare un equilibrio tra l’essere e il fare, l’attività e la riflessione. In questo modo possiamo evitare di consumarci nella vita spirituale e nella vita materiale.

Prepararsi al cambiamento

Affrontiamo un periodo di radicali cambiamenti nel mondo. Le vecchie certezze sono spazzate via. Le culture dominanti non si ritrovano più al comando. Gli eventi del mondo fanno a pezzi le nostre illusioni e sfidano i nostri valori. In tempi come questi dobbiamo trovare la nostra fierezza interiore. Abbiamo bisogno di energia e di forza per essere preparati ad affrontare qualsiasi cosa la vita stia per lanciarci. Se dobbiamo proteggere tutto ciò che abbiamo e consideriamo sacro, abbiamo bisogno della fiera energia protettrice di una leonessa verso i suoi cuccioli, di un cervo che protegge il suo branco.

Il tempo tra Yule e Imbolc è un tempo in cui possiamo focalizzarci sul costruire la nostra forza, la forza di cui avremo bisogno per impegnarci col mondo nel momento in cui la marea del tempo ci spinge in avanti nel nuovo anno. Cosa possiamo fare? Gli elementi possono guidarci.

Terra – Mangiare

Mente-corpo-spirito-cuore  – il nostro paganesimo ci insegna che nessuna di queste cose è separata dalle altre. Ciascuna interagisce con le altre per apportare energia, chiarezza, risolutezza. Il cibo è il carburante del corpo e senza di esso non possiamo provvedere al veicolo che ospita la mente, il cuore e lo spirito. Possiamo rafforzarci mangiando bene, dando al nostro corpo il cibo migliore nelle combinazioni e quantità migliori per un funzionamento ottimale.  Non faremmo mai un rifornimento di carburante sbagliato per la nostra macchina, così dopo le feste natalizie diamo al nostro corpo il vero nutrimento. Sappiamo tutti quello di cui i nostri corpi hanno bisogno e quello di cui non hanno bisogno, perciò siamo buoni con noi stessi e nutriamoci bene.

Fuoco  – Movimento

Camminiamo, facciamo attività fisica, danziamo – il corpo umano non è mai stato creato per rimanere seduto per  lungo tempo. Ciò che non viene usato si atrofizza. Dobbiamo muoverci e usare i nostri muscoli se vogliamo essere forti.

Aria – Parlare

Le interazioni vocali e viso a viso ci fanno sentire valorizzati come il postare su facebook non potrà mai fare. Esse creano uno scambio energetico che contribuisce a formare la nostra elasticità emotiva. Siamo animali sociali e non siamo fatti per lunghi periodi di isolamento. Interagire con gli altri rafforza il sistema immunitario e ci dà la fiducia per andare avanti.

Acqua – Dormire

Molti di noi sono privati del sonno e pochi  godono delle otto ore di sonno che avevano le generazioni precedenti all’avvento della luce elettrica e gli apparecchi elettronici in camera da letto. La mancanza di sonno indebolisce il corpo, le emozioni e la mente, specialmente in inverno quando siamo fisicamente più vulnerabili. Abbiamo bisogno di dormire per recuperare e permettere ai nostri corpi di rinnovarsi. Abbiamo bisogno di dormire per rielaborare e digerire tutte le esperienze che si sono impresse nel nostro cervello. Nei nostri sogni troveremo la fonte di nuove visioni e ispirazioni.

Etere– Pratica spirituale

In tempi difficili e impegnativi dobbiamo rafforzare la connessione con i nostri valori più profondi e le nostre fonti di forza spirituale. La nostra pratica spirituale può essere sia solitaria che di gruppo, idealmente entrambe. Momenti di silenzio, preghiera, meditazione e interazione solitaria con il divino,  insieme a pratiche di gruppo che ci danno un senso di comunità e di sforzo condiviso.

Equilibrio elementale

Così, transitando nel 2017, cerchiamo l’armonia dentro noi stessi, l’equilibrio elementale. Facciamo a noi stessi un regalo in questa stagione di doni. Il regalo di prenderci sul serio, di pensare che il nostro corpo, la nostra mente, il nostro spirito meritano cure e attenzioni; prendiamoci cura di noi stessi proprio allo stesso modo in cui ci prenderemmo cura di qualcun altro che amiamo e coccoliamo. Quando siamo forti possiamo essere forti per noi stessi e per gli altri. Quando siamo forti abbiamo il coraggio di opporci a tutto ciò che non è giusto e vero.

Sekhmet

Sekhmet, la dea egizia dalla testa di leonessa, è una dea che potremmo associare più con l’estate che con il solstizio d’inverno. La sua energia però si può trovare al Nadir solare così come allo Zenith. Sekhmet è la patrona dei guerrieri. È anche madre e patrona della guarigione.  I suoi sacerdoti e le sue sacerdotesse erano famosi per i poteri di guarigione, ma era invocata anche dai faraoni per la difesa dell’Egitto, così come per l’allontanamento della peste e delle malattie.  Avvicinandoci al solsitizio, nell’emisfero nord come nell’emisfero sud, possiamo onorare e cercare la forza e la protezione della dea dalla testa di leonessa, la diletta figlia di Ra, potente madre del nostro guerriero interiore. Ascoltate quindi le sue parole:

Io sono colei che viene a voi con la chioma fiammeggiante,

Io sono colei che partorisce il Figlio del Fuoco,

Io sono colei che cura il Fuoco del suo perfetto amore.

Mia è la torcia del Fuoco,

Io sono la madre creatrice,

Io vengo a voi come la fiamma della vita,

Io sono Sekhmet.

I vengo a purificare ed epurare,

tutti i poteri di guarigione sono miei.

Il calore delle vostre mani viene da me per guarire;

il calore che perfettamente fluisce per purificare ed epurare

tutti i cancri e le malattie del mondo.

Ricevete la forza della vita,

la forza del sangue che scorre nel vostro corpo;

ricevete il respiro che non può vivere senza il Fuoco.

Ponete le vostre fondamenta sulla Terra.

Ricevete il Fuoco!

Da Alex Sanders, The Words of Sekhmet, revisione di  Vivianne Crowley

traduzione di Rossella Di Vaio